Equipaggio: Alberto (io,...narratore, 38 anni),
Manuela (mia moglie, 36 anni),
Simone (nostro figlio, quasi 11 anni),
Giorgia (nostra figlia, quasi 9 anni),
residenti a Pontevico (BS)
Mezzo di trasporto: la nostra Ford Kuga
Periodo: dal 29 agosto al 9 settembre 2011
(12 giorni)
Distanze: Pontevico-Rodi Garganico (FG) 700km circa;
Rodi-Alberobello-Torre Vado (LE) 500km circa;
Torre Vado-Assergi (AQ) 650km circa;
Assergi-Camerata Nuova (RM)-Mazzano Romano (RM)-Pontevico 700km circa;
per un totale di 3350km, compresi spostamenti nelle varie localita'...
Alloggi: Hotel Piccolo Paradiso a Rodi Garganico (3 stelle, formula M.P.)
Appartamento Scalelle 94 a Torre Vado
Hotel Fiordigigli ad Assergi (3 stelle, formula M.P.)
Costi: circa 2000 euro, extra compresi!
Premessa
Dopo la grande esperienza dell' anno scorso abbiam deciso per quest' estate di tornare alla solita vacanza di mare, ovviamente in una zona nuova rispetto a quelle gia' visitate, com' è da nostra prassi. Fermorestando che intendiamo andarci in auto per liberta' e comodita', considerando che quando si parla di 
bel mare il sud Italia ha sicuramente piu' scelta e visto che proprio in quella zona c' è probabilmente l' unica regione del nostro paese che non abbiam ancora visitato, optiamo questa volta per la Puglia, utilizzando per il lungo viaggio (oddio...che poi "lungo" è relativo se si pensa al recente viaggione!) una formula per noi ormai collaudata: 11 giorni in 3 tappe, nelle quali la tappa centrale rappresenta la vera meta ed il soggiorno piu' lungo, mentre la 1° e la 3° servono piu' che altro per spezzare il percorso. L' idea è quella di farne 2 proprio in Puglia, nelle 2 zone piu' rinomate della regione quali sono Gargano e Salento, e la terza di farla in una zona non di mare stavolta ma di montagna, zona montana che per la distanza da dove viviamo difficilmente avremmo altrimenti l' opportunita' di visitare: il Gran Sasso, in Abruzzo. Me la son cavata così, ma in verita' la sosta da quelle parti ha ben altre motivazioni...
bel mare il sud Italia ha sicuramente piu' scelta e visto che proprio in quella zona c' è probabilmente l' unica regione del nostro paese che non abbiam ancora visitato, optiamo questa volta per la Puglia, utilizzando per il lungo viaggio (oddio...che poi "lungo" è relativo se si pensa al recente viaggione!) una formula per noi ormai collaudata: 11 giorni in 3 tappe, nelle quali la tappa centrale rappresenta la vera meta ed il soggiorno piu' lungo, mentre la 1° e la 3° servono piu' che altro per spezzare il percorso. L' idea è quella di farne 2 proprio in Puglia, nelle 2 zone piu' rinomate della regione quali sono Gargano e Salento, e la terza di farla in una zona non di mare stavolta ma di montagna, zona montana che per la distanza da dove viviamo difficilmente avremmo altrimenti l' opportunita' di visitare: il Gran Sasso, in Abruzzo. Me la son cavata così, ma in verita' la sosta da quelle parti ha ben altre motivazioni...
Sul Gargano...
1° gg - lunedì 29 agosto: a Rodi Garganico...
La partenza per mete che richiedono diverse ore di viaggio è nostra consuetudine fissarla nelle prime ore della notte, per permettere ai nostri figli di dormire e quindi di annoiarsi il meno possibile in macchina, e così facciamo anche stavolta: sveglia programmata per le 2, bagagli quasi tutti gia' caricati la sera e alle 2.30 si parte. Le autostrade, A1 prima e A14 poi, son poco trafficate, fatta eccezione per un tratto dopo Ancona dove le corsie son 2 invece di 3, ed il viaggio è tranquillo...tuttavia, avendo io dormito quasi niente la sera prima (quando devo guidare tutta notte la sera prima vado a coricarmi alle 20-20.30, di solito, così ho fatto anche stavolta ma non c' è stato verso!), fatico un po' a far strada e devo fermarmi qualche volta in piu' del previsto; una di queste è alle 6 circa, quando finalmente troviamo un autogrill Agip dove facciam carburante alla Kuga e dove ne approfittiamo per far colazione visto che l' Agip è infatti l' unico autogrill dove a Manu van bene le brioches...ecco perchè dico "finalmente"...effettivamente pero' qui son molto buone! Alle 9.30 circa giungiamo alla prima meta della nostra vacanza: siamo a Rodi Garganico, uno dei graziosi paesi del Gargano, lo Sperone d' Italia. 
Il paesello è posizionato su una rupe, per giungere al mare devi percorrere stradine con una certa pendenza ed è in pratica diviso in 2 parti; noi ci siam messi a cercare il nostro Hotel in quella sbagliata, anche perchè il navigatore non poteva esserci d' aiuto visto che non trovava la via che io impostavo, ma con l' indicazione di una vigilessa ci siam diretti verso il porto e siam giunti al "Piccolo Paradiso". Il complesso è semplice, con una piscina e una zona esterna dove sedersi a sentire il bel venticello serale, si trova leggermente in alto rispetto alle spiaggie e percio' gode di un' ottima posizione vista mare; dopo aver fatto il check-in alla reception, in attesa della camera, scendiam subito al nostro lido convenzionato, a circa 300mt: tramite una scalinata nel boschetto sottostante e l' attraversamento di un passaggio a livello (dove circolano i convogli de "Le Ferrovie Del Gargano") arriviamo al mare, dove il Lido Corallo ci riserva una postazione con ombrellone, sdraio e lettino. Rimaniam in spiaggia solo il tempo per la presentazione pero', perchè l' ora di pranzo si avvicina (alloggiamo in hotel con la formula mezza pensione, ci han dato l' opportunita' di scegliere tra pranzo e cena e per oggi abbiam scelto il pranzo): è alle 13 e, visto che è da poco passato mezzogiorno, pensiamo di fare un tuffo nella graziosa piscina dell' hotel...poi tutti a tavola. Dopo un buon pranzo (che sarebbe stato ottimo se si fosse concluso con il dolce!) arriva il momento di portare i bagagli in camera: sono le 14.30 e siam pronti per andare in spiaggia a goderci il primo giorno di mare e portiam con noi, tra le altre cose, anche il frigobar colmo di 
affettati, pane e frutta, per la cena; la voglia di bagni e corse sulla sabbia fa volare via in fretta il pomeriggio e solo dopo le 19, con il sole che sta lentamente calando, lasciamo il lido, ma prima di ritornare su in hotel facciamo un giretto sul molo del vicino porto, anche per informarci su eventuali escursioni in barca; in particolare, durante la nostra breve permanenza sul Gargano, saremmo intenzionati a visitare le Isole Tremiti, arcipelago non lontano dalla costa, ma dopo aver appunto chiesto i dettagli della gita ad una delle agenzie li al porto decidiamo di rinunciare: fan solo uscite che durano un' intera giornata e a prezzi cospiqui, ecco perchè non ce la sentiamo di partecipare. Dopo un buon gelato facciam ritorno in hotel e quasi subito ci rintaniamo in stanza, perchè oggi era il giorno d' arrivo e siamo abbastanza cotti...
Il paesello è posizionato su una rupe, per giungere al mare devi percorrere stradine con una certa pendenza ed è in pratica diviso in 2 parti; noi ci siam messi a cercare il nostro Hotel in quella sbagliata, anche perchè il navigatore non poteva esserci d' aiuto visto che non trovava la via che io impostavo, ma con l' indicazione di una vigilessa ci siam diretti verso il porto e siam giunti al "Piccolo Paradiso". Il complesso è semplice, con una piscina e una zona esterna dove sedersi a sentire il bel venticello serale, si trova leggermente in alto rispetto alle spiaggie e percio' gode di un' ottima posizione vista mare; dopo aver fatto il check-in alla reception, in attesa della camera, scendiam subito al nostro lido convenzionato, a circa 300mt: tramite una scalinata nel boschetto sottostante e l' attraversamento di un passaggio a livello (dove circolano i convogli de "Le Ferrovie Del Gargano") arriviamo al mare, dove il Lido Corallo ci riserva una postazione con ombrellone, sdraio e lettino. Rimaniam in spiaggia solo il tempo per la presentazione pero', perchè l' ora di pranzo si avvicina (alloggiamo in hotel con la formula mezza pensione, ci han dato l' opportunita' di scegliere tra pranzo e cena e per oggi abbiam scelto il pranzo): è alle 13 e, visto che è da poco passato mezzogiorno, pensiamo di fare un tuffo nella graziosa piscina dell' hotel...poi tutti a tavola. Dopo un buon pranzo (che sarebbe stato ottimo se si fosse concluso con il dolce!) arriva il momento di portare i bagagli in camera: sono le 14.30 e siam pronti per andare in spiaggia a goderci il primo giorno di mare e portiam con noi, tra le altre cose, anche il frigobar colmo di 
affettati, pane e frutta, per la cena; la voglia di bagni e corse sulla sabbia fa volare via in fretta il pomeriggio e solo dopo le 19, con il sole che sta lentamente calando, lasciamo il lido, ma prima di ritornare su in hotel facciamo un giretto sul molo del vicino porto, anche per informarci su eventuali escursioni in barca; in particolare, durante la nostra breve permanenza sul Gargano, saremmo intenzionati a visitare le Isole Tremiti, arcipelago non lontano dalla costa, ma dopo aver appunto chiesto i dettagli della gita ad una delle agenzie li al porto decidiamo di rinunciare: fan solo uscite che durano un' intera giornata e a prezzi cospiqui, ecco perchè non ce la sentiamo di partecipare. Dopo un buon gelato facciam ritorno in hotel e quasi subito ci rintaniamo in stanza, perchè oggi era il giorno d' arrivo e siamo abbastanza cotti...
2° gg - martedì 30 agosto: Peschici sfiorata...
Come di consueto la sveglia per noi in vacanza è alle 7,30 circa, anzi per Manu è ancora prima visto che a
quell' ora lei rientra in stanza dopo il classico giretto sul lungomare, e alle 8 siamo in sala ristorante per la colazione (piuttosto scarsa, devo dire!). Stamane pensiamo di cambiare spiaggia e, su consiglio della ragazza alla reception, andiamo a Peschici alla ricerca della rinomata "Zaiana": il paesello è a 15 km circa ma per raggiungere questa baia bisogna oltrepassarlo e 
percorrere una stradina stretta e tortuosa, che attraversa una zona collinare...e il bello è che quando arriviamo a destinazione decidiamo di non fermarci...motivo? pochi raggi di sole arrivavano in quella insenatura e 4 euro di parcheggio...il tutto non ci ispirava! Ci dirigiamo così verso il paese, con l' intento di visitarlo, ma prima in centro poi al porto non c' è l' ombra di un parcheggio, così optiamo per tornare al nostro Lido: sono le 11 quando ci accomodiamo sui nostri lettini e, visto che anche oggi in hotel abbiam preferito il pranzo alla cena, abbiam ancora 2 orette di tempo. Il bel venticello che si sente in g
iardino nel primo pomeriggio ci invoglia a ritardare la discesa a mare e rimaniamo fino alle 16 circa a navigare in internet con il nostro pc portatile, anche stavolta portato con noi in vacanza, poi via in spiaggia, stavolta senza frigobar pero': durante il giretto al porto di ieri sera infatti abbiam notato diverse rosticcerie e piadinerie e abbiam pensato di cavarcela in questo modo stasera...così, dopo il rientro in stanza per una buona doccia, ci accomodiamo per un panino con wuster in una di queste; e visto che oggi siam piu' riposati di ieri, la serata poi ha un breve seguito nell' area esterna dell' hotel dove assistiamo allo spettacolo musicale che le animatrici riservano ai piu' piccoli del "Piccolo Paradiso". Alle 23 a nanna, non prima di avere riunito quei pochi bagagli disfati, perchè domani è gia' tempo di ripartire...
quell' ora lei rientra in stanza dopo il classico giretto sul lungomare, e alle 8 siamo in sala ristorante per la colazione (piuttosto scarsa, devo dire!). Stamane pensiamo di cambiare spiaggia e, su consiglio della ragazza alla reception, andiamo a Peschici alla ricerca della rinomata "Zaiana": il paesello è a 15 km circa ma per raggiungere questa baia bisogna oltrepassarlo e 
percorrere una stradina stretta e tortuosa, che attraversa una zona collinare...e il bello è che quando arriviamo a destinazione decidiamo di non fermarci...motivo? pochi raggi di sole arrivavano in quella insenatura e 4 euro di parcheggio...il tutto non ci ispirava! Ci dirigiamo così verso il paese, con l' intento di visitarlo, ma prima in centro poi al porto non c' è l' ombra di un parcheggio, così optiamo per tornare al nostro Lido: sono le 11 quando ci accomodiamo sui nostri lettini e, visto che anche oggi in hotel abbiam preferito il pranzo alla cena, abbiam ancora 2 orette di tempo. Il bel venticello che si sente in g
iardino nel primo pomeriggio ci invoglia a ritardare la discesa a mare e rimaniamo fino alle 16 circa a navigare in internet con il nostro pc portatile, anche stavolta portato con noi in vacanza, poi via in spiaggia, stavolta senza frigobar pero': durante il giretto al porto di ieri sera infatti abbiam notato diverse rosticcerie e piadinerie e abbiam pensato di cavarcela in questo modo stasera...così, dopo il rientro in stanza per una buona doccia, ci accomodiamo per un panino con wuster in una di queste; e visto che oggi siam piu' riposati di ieri, la serata poi ha un breve seguito nell' area esterna dell' hotel dove assistiamo allo spettacolo musicale che le animatrici riservano ai piu' piccoli del "Piccolo Paradiso". Alle 23 a nanna, non prima di avere riunito quei pochi bagagli disfati, perchè domani è gia' tempo di ripartire...
Nel Salento...
3° gg - mercoledì 31 agosto: a Torre Vado passando per i Trulli...
La giornata di oggi prevede un bel viaggetto, perchè per arrivare alla prossima destinazione ci son da percorrere 450km circa, anzi, qualcuno in piu', visto che è nostra intenzione
fare una piccola deviazione lungo la strada e fermarci ad Albero Bello per vedere i famosi trulli; perciò, dopo l' ultima colazione in hotel, partiamo: giungiamo al paese, situato a meta' regione circa, non prima delle 11.30 e ci rechiamo nella zona dei trulli; pensiamo che un parcheggio auto al prezzo di 4€ giornaliero leggermente distante dal centro sia meglio di altri piu' vicini ma al prezzo di 2€ all' ora, visto che non sappiamo quanto restiamo...e pensiamo anche che, vista l' ora, è meglio fermarci in un bar prima di iniziare la visita, soprattutto lo pensano Simone e Giorgia! Poi, 
fortunatamente sotto un sole pallido, entriamo nelle viuzze che circondano le curiose strutture: sembrano tutti cumuli di pietra, di forma conica e non particolarmente grandi, alcuni usati come negozi di souvenir ma alcuni addirittura abitati; durante il nostro giretto ne visitiamo alcuni, invitati ad entrare anche dai proprietari, così possiamo vedere le loro particolarita' anche dall' interno; a meta' pomeriggio circa, non prima di aver acquistato un ricordo di quel posto (un trullino fatto a mano), lasciamo Albero Bello per proseguire verso il Salento: ave
vamo appuntamento all' agenzia Salento Village di Torre Pali, intermediari del nostro appartamento in affitto, non prima delle 16... e alle 16.15 siamo la'! Due parole di benvenuto e pagamento anticipato del soggiorno, poi un incaricato ci conduce alla struttura, che ci ospitera' per una settimana e che si trova in un altro paesello con la "torre", Torre Vado, li a 10 km circa. La nostra residenza è in una zona del paese tranquilla a 200mt dal mare, e ci vede coabitare con i proprietari della casa, divisa in 3 appartamenti: loro sono al piano terra, noi a quello superiore ed il terzo è vuoto...e questi "loro" son 2 simpatici nonnini di 87 e 82 anni che vivono li nel periodo estivo dell' anno e, visto le grandi dimensioni, han pensato di dividere la casa vacanze in 3 appartamenti, abitandone uno e affidando i restanti 2 ad un' agenzia, per recimolare qualcosina 
da eventuali affittuari; e lo "Scalelle 94", questo è il nome della nostra residenza, è davvero un bell' appartamento: stanze grandi e bel terrazzone coperto vista mare che, oltre ad essere utile per tenerci scarpe e accessori da spiaggia, utilizziamo per i pasti visto che ci sono tavolo e sedie. Dopo una bella chiacchierata con Giovanni e Teresa (i nonnini...), dobbiamo pensare alla cena e son proprio loro a consigliarci un buon Supermarket, il Supermac, a Presicce, paese a 10 km verso l' entroterra...e visto che sono ormai le 18.30 ci andiamo di corsa: al Supermac e all' Eurospin, li a poca distanza l' uno dall' altro, facciamo un buon rifornimento per la nostra settimana di permanenza, anche se diversi pasti è nostra intenzione consumarli nei ristoranti della zona...intenzione soprattutto mia! Son piu' che altro io dei 4, infatti, che insiste sempre per mangiare qua e la' perchè per me la vacanza significa anche "trovarla pronta"...e, a questo proposito, appena rincasati, mi vien voglia di pizza: Giorgia, che in questo mi assomiglia molto, mi segue alla pizzeria MG34, li a pochi metri...poi la serata volge al termine tra la sistemazione dell' alloggio e la compagnia di Giovanni e Teresa...
fare una piccola deviazione lungo la strada e fermarci ad Albero Bello per vedere i famosi trulli; perciò, dopo l' ultima colazione in hotel, partiamo: giungiamo al paese, situato a meta' regione circa, non prima delle 11.30 e ci rechiamo nella zona dei trulli; pensiamo che un parcheggio auto al prezzo di 4€ giornaliero leggermente distante dal centro sia meglio di altri piu' vicini ma al prezzo di 2€ all' ora, visto che non sappiamo quanto restiamo...e pensiamo anche che, vista l' ora, è meglio fermarci in un bar prima di iniziare la visita, soprattutto lo pensano Simone e Giorgia! Poi, 
fortunatamente sotto un sole pallido, entriamo nelle viuzze che circondano le curiose strutture: sembrano tutti cumuli di pietra, di forma conica e non particolarmente grandi, alcuni usati come negozi di souvenir ma alcuni addirittura abitati; durante il nostro giretto ne visitiamo alcuni, invitati ad entrare anche dai proprietari, così possiamo vedere le loro particolarita' anche dall' interno; a meta' pomeriggio circa, non prima di aver acquistato un ricordo di quel posto (un trullino fatto a mano), lasciamo Albero Bello per proseguire verso il Salento: ave
vamo appuntamento all' agenzia Salento Village di Torre Pali, intermediari del nostro appartamento in affitto, non prima delle 16... e alle 16.15 siamo la'! Due parole di benvenuto e pagamento anticipato del soggiorno, poi un incaricato ci conduce alla struttura, che ci ospitera' per una settimana e che si trova in un altro paesello con la "torre", Torre Vado, li a 10 km circa. La nostra residenza è in una zona del paese tranquilla a 200mt dal mare, e ci vede coabitare con i proprietari della casa, divisa in 3 appartamenti: loro sono al piano terra, noi a quello superiore ed il terzo è vuoto...e questi "loro" son 2 simpatici nonnini di 87 e 82 anni che vivono li nel periodo estivo dell' anno e, visto le grandi dimensioni, han pensato di dividere la casa vacanze in 3 appartamenti, abitandone uno e affidando i restanti 2 ad un' agenzia, per recimolare qualcosina 
da eventuali affittuari; e lo "Scalelle 94", questo è il nome della nostra residenza, è davvero un bell' appartamento: stanze grandi e bel terrazzone coperto vista mare che, oltre ad essere utile per tenerci scarpe e accessori da spiaggia, utilizziamo per i pasti visto che ci sono tavolo e sedie. Dopo una bella chiacchierata con Giovanni e Teresa (i nonnini...), dobbiamo pensare alla cena e son proprio loro a consigliarci un buon Supermarket, il Supermac, a Presicce, paese a 10 km verso l' entroterra...e visto che sono ormai le 18.30 ci andiamo di corsa: al Supermac e all' Eurospin, li a poca distanza l' uno dall' altro, facciamo un buon rifornimento per la nostra settimana di permanenza, anche se diversi pasti è nostra intenzione consumarli nei ristoranti della zona...intenzione soprattutto mia! Son piu' che altro io dei 4, infatti, che insiste sempre per mangiare qua e la' perchè per me la vacanza significa anche "trovarla pronta"...e, a questo proposito, appena rincasati, mi vien voglia di pizza: Giorgia, che in questo mi assomiglia molto, mi segue alla pizzeria MG34, li a pochi metri...poi la serata volge al termine tra la sistemazione dell' alloggio e la compagnia di Giovanni e Teresa...
4° gg - giovedì 1 settembre: le Maldive sono un' altra cosa, ma Lecce merita...
Primo risveglio nel Salento e primo giro mattutino di mia moglie, che rientra per la colazione con 3 brioches della pasticceria "Martinucci", pasticceri dal 1950, riporta lo slogan pubblicitario...e in 60 anni non hanno ancora imparato a fare le brioches, commenta lei! Io invece le mangio 
volentieri, sara' per l' aria di mare che mi mette sempre appetito, sara' perchè son goloso ed il mio giudizio per quanto riguarda i dolci non fa testo...Alle 8.30 siamo in macchina, pronti a cercare la prima delle meravigliose spiaggie della zona, e decidiamo di iniziare con una delle piu' rinomate, se non la piu' rinomata: a Pescoluse, a 5 km, ci sono infatti "Le Maldive Del Salento". L' entrata al lido sabbioso è inconfondibile, grazie ad uno sdraio formato gigante situato al ciglio della strada, e l' arrivo sulla spiaggia è preceduto da un enorme parcheggio di erba e sabbia; alla vista del mare pero' restiamo un po' delusi, perchè è si pulito ma non mostra la varieta' di colori tipica dei grandi mari...sai, quando un posto è tanto decantato ti aspetti chissa cosa...tuttavia la poca gente presente nella zona libera della spiaggia ci permette di scegliere il posto piu' adatto dove piantare i nostri 2 ombrelloni; mezza mattinata è all' insegna del sole e dei primi bagni, la nostra intenzione sarebbe quella di rimanere comunque l' intera giornata, ma pian piano la zona diventa un ammasso di persone, lo spazio tra una postazione e l' altra in pratica sparisce e non sono assolutamente queste le condizioni che noi amiamo per le nostre vacanze, così decidiamo di rincasare per il pranzo e di decidere poi il dafarsi per il pomeriggio; è da poco passato mezzogiorno quando usciamo dal parcheggio, non prima di essere passati con l' auto sotto una "cascatella" a mo' di autolavaggio: nei 4€ era perlomeno compresa una risciacquata alla Kuga insabbiata! Durante il pranzo programmiamo la restante giornata: visto il caldo non insopportabile 
rinunciamo al mare e optiamo per visitare Lecce, graziosa cittadina nonchè capoluogo del Salento, decidendo comunque di andarci verso il tardo pomeriggio; prima ci sta un giretto al porto dove, tra l' altro, prenotiamo la nostra immancabile escursione in barca: la faremo il giorno dopo e si svolgera' lungo la costa del Tacco D' Italia. Alle 17.30 partiamo per Lecce, a 60km e ad un' ora di strada da Torre Vado, in entrambe le soluzioni, mi dice il Tom Tom, cioè sia arrivando dall' entroterra passando per Maglie, sia percorrendo la tangenziale che passa per Gallipoli, la stessa strada fatta quando siamo arrivati: allora, prima soluzione per l' andata e seconda per il ritorno! 
Il deplian che illustra Lecce, preso all' agenzia il giorno prima, ci indica che il meglio da vedere è circoscritto nella zona centrale della citta', per questo la' parcheggiamo e la' inizia il nostro tour; in 2 orette visitiamo l' anfiteatro, il teatro Romano, il castello e il duomo, tutto questo a breve distanza l' uno dall' altro, per poi proseguire verso Porta Napoli e ritornare verso i Giardini, un parco molto verde situato proprio nei pressi del parcheggio della nostra macchina; è ora di cena e, su consiglio di una signora, andiamo in un piccolo ristorante della zona e ne usciamo poco piu' tardi soddisfatti per l' ottimo rapporto qualita'-prezzo: si chiama Vico Del Gusto...abbiamo
assaggiato il primo buon pesce Salentino e speso 41€ in 4! Subito dopo lasciamo la cittadina Barocca e alle 23 siamo davanti al cancello di casa Scalelle che, come la sera precedente e tutte le restanti, apro per portare la Kuga nel cortile della proprieta', nonostante la difficolta' nel passaggio: al momento della costruzione della casa, infatti, il buon Giovanni aveva un' apecar e una piccola utilitaria dell' epoca, ed aveva deciso la larghezza dell' entrata in base a quelle, mi ha spiegato; ma nessun problema, gli dico...5 cm per parte di margine mi bastano e avanzano per entrare...
volentieri, sara' per l' aria di mare che mi mette sempre appetito, sara' perchè son goloso ed il mio giudizio per quanto riguarda i dolci non fa testo...Alle 8.30 siamo in macchina, pronti a cercare la prima delle meravigliose spiaggie della zona, e decidiamo di iniziare con una delle piu' rinomate, se non la piu' rinomata: a Pescoluse, a 5 km, ci sono infatti "Le Maldive Del Salento". L' entrata al lido sabbioso è inconfondibile, grazie ad uno sdraio formato gigante situato al ciglio della strada, e l' arrivo sulla spiaggia è preceduto da un enorme parcheggio di erba e sabbia; alla vista del mare pero' restiamo un po' delusi, perchè è si pulito ma non mostra la varieta' di colori tipica dei grandi mari...sai, quando un posto è tanto decantato ti aspetti chissa cosa...tuttavia la poca gente presente nella zona libera della spiaggia ci permette di scegliere il posto piu' adatto dove piantare i nostri 2 ombrelloni; mezza mattinata è all' insegna del sole e dei primi bagni, la nostra intenzione sarebbe quella di rimanere comunque l' intera giornata, ma pian piano la zona diventa un ammasso di persone, lo spazio tra una postazione e l' altra in pratica sparisce e non sono assolutamente queste le condizioni che noi amiamo per le nostre vacanze, così decidiamo di rincasare per il pranzo e di decidere poi il dafarsi per il pomeriggio; è da poco passato mezzogiorno quando usciamo dal parcheggio, non prima di essere passati con l' auto sotto una "cascatella" a mo' di autolavaggio: nei 4€ era perlomeno compresa una risciacquata alla Kuga insabbiata! Durante il pranzo programmiamo la restante giornata: visto il caldo non insopportabile 
rinunciamo al mare e optiamo per visitare Lecce, graziosa cittadina nonchè capoluogo del Salento, decidendo comunque di andarci verso il tardo pomeriggio; prima ci sta un giretto al porto dove, tra l' altro, prenotiamo la nostra immancabile escursione in barca: la faremo il giorno dopo e si svolgera' lungo la costa del Tacco D' Italia. Alle 17.30 partiamo per Lecce, a 60km e ad un' ora di strada da Torre Vado, in entrambe le soluzioni, mi dice il Tom Tom, cioè sia arrivando dall' entroterra passando per Maglie, sia percorrendo la tangenziale che passa per Gallipoli, la stessa strada fatta quando siamo arrivati: allora, prima soluzione per l' andata e seconda per il ritorno! 
Il deplian che illustra Lecce, preso all' agenzia il giorno prima, ci indica che il meglio da vedere è circoscritto nella zona centrale della citta', per questo la' parcheggiamo e la' inizia il nostro tour; in 2 orette visitiamo l' anfiteatro, il teatro Romano, il castello e il duomo, tutto questo a breve distanza l' uno dall' altro, per poi proseguire verso Porta Napoli e ritornare verso i Giardini, un parco molto verde situato proprio nei pressi del parcheggio della nostra macchina; è ora di cena e, su consiglio di una signora, andiamo in un piccolo ristorante della zona e ne usciamo poco piu' tardi soddisfatti per l' ottimo rapporto qualita'-prezzo: si chiama Vico Del Gusto...abbiamo
assaggiato il primo buon pesce Salentino e speso 41€ in 4! Subito dopo lasciamo la cittadina Barocca e alle 23 siamo davanti al cancello di casa Scalelle che, come la sera precedente e tutte le restanti, apro per portare la Kuga nel cortile della proprieta', nonostante la difficolta' nel passaggio: al momento della costruzione della casa, infatti, il buon Giovanni aveva un' apecar e una piccola utilitaria dell' epoca, ed aveva deciso la larghezza dell' entrata in base a quelle, mi ha spiegato; ma nessun problema, gli dico...5 cm per parte di margine mi bastano e avanzano per entrare...
5°gg - venerdì 2 settembre: l' incontro dei 2 mari dove finisce l' Italia...
Oggi si va in barca: l' appuntamento è alle 8.30 al baracchino del porto dove paghiamo il saldo
della prenotazione di ieri, ritiriamo i biglietti e ci imbarchiamo sulla motonave Luna, con 2 guide (Marco che guida e Luna che spiega) e una quindicina di persone; la scelta di questa imbarcazione, visto che c' era infatti la possilita' di scegliere tra 2 al momento della prenotazione, è dovuta al fatto che ha il fondo con vetrate e quindi si possono vedere i fondali, e abbiam pensato che per Simo e Giorgi fosse una cosa carina. L' escursione, che dura tutta la mattinata, prevede la navigazione lungo la costa da Torre Vado passando per Santa Maria di Leuca e risalendo un poco dalla p
arte del mar Adriatico, con visita in un paio di grotte e con altrettante soste per fare il bagno. Dopo un' oretta dalla partenza vediamo il punto esatto dove "finisce l' Italia": una grande bandiera tricolore è issata sul promontorio di Santa Maria Di Leuca; il punto invece dove finisce il Mar Ionio ed inizia il mar Adriatico si chiama Punta Meliso: la divisoria è ovviamente una linea immaginaria, tuttavia, ci dice Luna che la differenza tra i 2 mari è ben visibile dal colore del mare, dovuta alla diversa profondita'...appena giunti in quello Adriatico 
si nota un blu intenso rispetto all' azzurro dello Ionico, perchè ben piu' profondo, appunto; il primo bagno che ci permettono è per entrare in una piccola insenatura dai bellissimi colori azzurri, viene con me anche Simone, con tanto di salvagente, e ci fanno compagnia le meduse...ma sono quelle gialle, una specie innoqua, a differenza di quelle bianche che di solito conosciamo; il secondo, un oretta dopo circa, è per entrare in una grotta, camminarvi all' interno per una decina di minu
ti e uscirvi da un altra parte dopo aver nuotato in una zona buia; anche stavolta c' era Simone con il suo "amico" salvagente, e il giretto è stato piu' emozionante! Prima di risalire in barca Luna toglie la voglia a Giorgia di fare un bagno al largo con il salvagente di Simone, che ormai si era affezionato ma che gentilmente lo presta! La gita termina con un buon spuntino a bordo a base di dolcetti del posto e frutta, poi pian piano rientriamo al porto: sono le 12.30, e alle 13 stiam pranzando sulla terrazza della "nostra" casetta. Il sole oggi si fa sentire parecchio, per questo rimaniamo rintanati in casa fino a meta' pomeriggio, poi alle 16 decidiamo di scendere al mare, e scegliamo per l' occasione una spiaggetta carina e non affollata che avev
am notato ritornando dal porto: è qui che restiamo fino alle 19, fin quando il sole non tramonta cioè; una particolarita' di questa zona che notiamo fin dai primi giorni di permanenza è infatti la durata del giorno: rispetto alle nostre zone bresciane qui il sole sorge e tramonta una mezzoretta abbondante in anticipo! Alle 19.30 siamo seduti a tavola per la cena, sempre in terrazza, e alle 20 è gia' buio pesto...e la serata ha poi un seguito t
anto amato dalle due "donne" della famiglia: è venerdì e a Torre Vado è giorno di mercato...con Simone rimasto chiuso in casa a guardarsi un film (e sorvegliato dai nonnini!), io, Manu e Giorgi ci facciamo tutto il lungomare del paese per visitarlo; e per chiudere la serata c' è l' incontro con Stefano, un mio collega di lavoro anche lui in vacanza in Salento con la fidanzata e con il quale avevam stabilito di vederci: due chiacchiere in compagnia prima di rincasare verso le 23 e trovare Simone ancora davanti al suo lettore dvd...
della prenotazione di ieri, ritiriamo i biglietti e ci imbarchiamo sulla motonave Luna, con 2 guide (Marco che guida e Luna che spiega) e una quindicina di persone; la scelta di questa imbarcazione, visto che c' era infatti la possilita' di scegliere tra 2 al momento della prenotazione, è dovuta al fatto che ha il fondo con vetrate e quindi si possono vedere i fondali, e abbiam pensato che per Simo e Giorgi fosse una cosa carina. L' escursione, che dura tutta la mattinata, prevede la navigazione lungo la costa da Torre Vado passando per Santa Maria di Leuca e risalendo un poco dalla p
arte del mar Adriatico, con visita in un paio di grotte e con altrettante soste per fare il bagno. Dopo un' oretta dalla partenza vediamo il punto esatto dove "finisce l' Italia": una grande bandiera tricolore è issata sul promontorio di Santa Maria Di Leuca; il punto invece dove finisce il Mar Ionio ed inizia il mar Adriatico si chiama Punta Meliso: la divisoria è ovviamente una linea immaginaria, tuttavia, ci dice Luna che la differenza tra i 2 mari è ben visibile dal colore del mare, dovuta alla diversa profondita'...appena giunti in quello Adriatico 
si nota un blu intenso rispetto all' azzurro dello Ionico, perchè ben piu' profondo, appunto; il primo bagno che ci permettono è per entrare in una piccola insenatura dai bellissimi colori azzurri, viene con me anche Simone, con tanto di salvagente, e ci fanno compagnia le meduse...ma sono quelle gialle, una specie innoqua, a differenza di quelle bianche che di solito conosciamo; il secondo, un oretta dopo circa, è per entrare in una grotta, camminarvi all' interno per una decina di minu
ti e uscirvi da un altra parte dopo aver nuotato in una zona buia; anche stavolta c' era Simone con il suo "amico" salvagente, e il giretto è stato piu' emozionante! Prima di risalire in barca Luna toglie la voglia a Giorgia di fare un bagno al largo con il salvagente di Simone, che ormai si era affezionato ma che gentilmente lo presta! La gita termina con un buon spuntino a bordo a base di dolcetti del posto e frutta, poi pian piano rientriamo al porto: sono le 12.30, e alle 13 stiam pranzando sulla terrazza della "nostra" casetta. Il sole oggi si fa sentire parecchio, per questo rimaniamo rintanati in casa fino a meta' pomeriggio, poi alle 16 decidiamo di scendere al mare, e scegliamo per l' occasione una spiaggetta carina e non affollata che avev
am notato ritornando dal porto: è qui che restiamo fino alle 19, fin quando il sole non tramonta cioè; una particolarita' di questa zona che notiamo fin dai primi giorni di permanenza è infatti la durata del giorno: rispetto alle nostre zone bresciane qui il sole sorge e tramonta una mezzoretta abbondante in anticipo! Alle 19.30 siamo seduti a tavola per la cena, sempre in terrazza, e alle 20 è gia' buio pesto...e la serata ha poi un seguito t
anto amato dalle due "donne" della famiglia: è venerdì e a Torre Vado è giorno di mercato...con Simone rimasto chiuso in casa a guardarsi un film (e sorvegliato dai nonnini!), io, Manu e Giorgi ci facciamo tutto il lungomare del paese per visitarlo; e per chiudere la serata c' è l' incontro con Stefano, un mio collega di lavoro anche lui in vacanza in Salento con la fidanzata e con il quale avevam stabilito di vederci: due chiacchiere in compagnia prima di rincasare verso le 23 e trovare Simone ancora davanti al suo lettore dvd...
6°gg - sabato 3 settembre: risalita fino a Otranto...
La meta odierna è Otranto, una delle tante zone belle che vanta il Salento, e ne abbiamo avuto conferma ieri sera parlando con Stefano che, al suo arrivo, ha alloggiato qualche giorno da quelle parti; la cittadina si trova ad un' oretta abbondante da Torre Vado, ci son da percorrere 60 km sulla litoranea a picco sul mare e alcuni paesi da attraversare, percio' dopo colazione riempiamo per bene il nostro frigobar e partiamo. Il bel panorama che si vede facendo la Litoranea ci invoglia a percorrerla lentamente e a fare piccole soste di tanto in tanto, nelle piu' belle zone che attraversiamo: Santa Maria Di Leuca, il Ciolo (dove c' è un ponte di ben 24 mt dal quale i piu' coraggiosi si tuffano in mare!), Tricase, Castro e Porto Badisco; son così le 11 quando giungiamo a Otranto, abbiam voglia di andare in spiaggia, e ci consigliano "La baia dei Turchi", una delle zone
sabbiose piu' decantate del posto; si trova 5 km piu' a nord della cittadina, lasciamo l' auto in un ampio parcheggio custodito, attraversiamo una piccola boscaglia e arriviamo giu' al mare: spiaggia molto lunga e mare con colori bellissimi, l' unica nota stonata è l' affollamento...ma si sapeva, vista l' ora (è quasi mezzogiorno) e visto che è uno dei pochi lidi sabbiosi di Otranto! Tra un bagno e l' altro e muniti di ombrelloni e frigobar rimaniamo comunque fino alle 17.30, poi risaliamo e torniamo in citta' per un gelato e un giretto nel centro storico...e prima di venir via entriamo in un negozio di prodotti tipici e acquistiamo 3 boccioni di vino sfuso: il Negramaro per i nonni non puo' mancare! Sta' quasi facendo buio quando ci sediamo in macchina per far ritorno a "casa", e la nostra intenzione sarebbe quella di fermarci a cena in 
un agriturismo, proprio per assaggiare cibi loro fatti in casa; ne addocchiamo uno molto carino, ci presentiamo all' ingresso per un tavolo, ma siamo mezzora in anticipo rispetto all' orario serale da loro stabilito, percio' abbiamo 2 soluzioni: aspettare o ripartire...e scegliamo di proseguire: "non abbiam voglia di aspettare, tanto ce ne saranno di agriturismi strada facendo..." ci siam detti...ma non sarà così, e arriviamo a Torre Vado senza neppure accorgersene! Va be, rimandiamo la cena in agriturismo ad un' altra volta, ma sono le 21 e dobbiam comunque cenare...e il baracchino del kebab di fianco all' onnipresente luna park è quello che fa per noi; per me e Manu intendo, perchè Simone e Giorgia preferiscono 2 hamburger fatti in casa...nostra!
7°gg - domenica 4 settembre: al mare sotto casa...
Ci sono ancora diverse località da visitare durante la nostra settimana salentina ma oggi è domenica, giorno in cui ci sarà parecchia gente in giro, perciò preferiamo lasciare l' auto nel 
cortile della nostra residenza e rimanere a Torre Vado; dopo la colazione ce ne andiamo così sul lungo mare camminando in direzione Marina di Pescoluse, entriamo in spiaggia e sistemiamo i nostri ombrelloni non appena terminano gli scogli ed inizia la sabbia...e notiamo subito che non serve andare chissaddove per trovare un bel mare: acqua bassa e bellissimi colori, va benissimo per Simone e Giorgia. La mattinata corre via tra un bagno e l' altro e a mezzogiorno
decidiamo di rincasare per il pranzo, anche perchè nel frattempo anche questa spiaggia è diventata affollatissima, com' era prevedibile visto il giorno di festa e il bel sole; il fatto di pranzare a casa ci da la possibilita' di evitare le ore piu' calde al sole, così fino alle 16 circa ci dedichiamo a lettura (io e Manu) e tv (Simo e Giorgi)...poi ritorniamo in spiaggia per goderci le ultime ore di sole della giornata, le piu' piacevoli. La serata poi prevede l' uscita a cena: sono diversi i ristoranti nella zona ma, su consiglio di un mio collega di lavoro venuto in vacanza qui 2 mesi fa, optiamo per il "Paradiso", che si trova a 10km da Torre Vado in direzione Gallipoli; così così il rapporto qualità-prezzo però...e ne usciamo non troppo soddisfatti! Sono le 21.30 e visto che siam fuori facciamo un giro nei dintorni, scegliendo Santa Maria Di Leuca con l' intenzione di fare una passeggiata, per il volere di Manu e Giorgia ma contro il volere di Simone...che però senza saperlo l' avrà vinta, visto che dopo 2 giri del paese alla ricerca di un parcheggio desistiamo e ce ne andiamo a nanna...
cortile della nostra residenza e rimanere a Torre Vado; dopo la colazione ce ne andiamo così sul lungo mare camminando in direzione Marina di Pescoluse, entriamo in spiaggia e sistemiamo i nostri ombrelloni non appena terminano gli scogli ed inizia la sabbia...e notiamo subito che non serve andare chissaddove per trovare un bel mare: acqua bassa e bellissimi colori, va benissimo per Simone e Giorgia. La mattinata corre via tra un bagno e l' altro e a mezzogiorno
decidiamo di rincasare per il pranzo, anche perchè nel frattempo anche questa spiaggia è diventata affollatissima, com' era prevedibile visto il giorno di festa e il bel sole; il fatto di pranzare a casa ci da la possibilita' di evitare le ore piu' calde al sole, così fino alle 16 circa ci dedichiamo a lettura (io e Manu) e tv (Simo e Giorgi)...poi ritorniamo in spiaggia per goderci le ultime ore di sole della giornata, le piu' piacevoli. La serata poi prevede l' uscita a cena: sono diversi i ristoranti nella zona ma, su consiglio di un mio collega di lavoro venuto in vacanza qui 2 mesi fa, optiamo per il "Paradiso", che si trova a 10km da Torre Vado in direzione Gallipoli; così così il rapporto qualità-prezzo però...e ne usciamo non troppo soddisfatti! Sono le 21.30 e visto che siam fuori facciamo un giro nei dintorni, scegliendo Santa Maria Di Leuca con l' intenzione di fare una passeggiata, per il volere di Manu e Giorgia ma contro il volere di Simone...che però senza saperlo l' avrà vinta, visto che dopo 2 giri del paese alla ricerca di un parcheggio desistiamo e ce ne andiamo a nanna...
8°gg - lunedì 5 settembre: le 2 facce di Gallipoli...
L' idea di oggi è di spostarci a Gallipoli, cittadina simbolo del Salento; sarà ancora una giornata "lontano" dall' appartamento, quindi dopo la colazione mettiamo in macchina l' occorrente (tranne il frigobar, perchè il patto di oggi è pranzo fuori e cena in casa!) e ci mettiamo in strada per percorrere i 40km che ci separano dalla destinazione. Son quasi le 10 quando ci apprestiamo a parcheggiare vicino al porto della città...ecco perchè decidiamo di non cercare una spiaggia ma di farci un giretto a piedi aspettando l' ora di pranzo; come tante cittadine storiche, anche Gallipoli ha la particolarità di avere 2 zone diverse tra loro: una parte piu barocca e caratteristica, la piu antica, e una parte
con palazzi ed edifici nuovi, la piu moderna...e la nostra visita ovviamente è nella zona antica; un ponte che affianca il castello sostanzialmente divide le 2 parti, e attraversandolo ci troviamo in mezzo a viuzze, chiese, edifici storici...proprio un bel borgo! Ci stà anche un viaggetto sul classico trenino di turno (anche se a dire il vero invoglia piu Simone e Giorgia di noi 2...) che in mezzoretta fa il giretto del centro storico, e qualche spesuccia alimentare al negozio "I sapori del borgo antico"...come 
rinunciare ai taralli e alla frise! Si son fatte le 11.30, nessuno ha ancora fame, quindi andiam giu alla spiaggia vicino al porto, che è la piu vicina...ma si vede che il contatto con il mare mette appetito, perchè tempo 1 oretta e siam di nuovo in giro, stavolta a cercare un posticino per pranzare; ci consigliano il "covo dei pirati", un fac simile di chiosco-self service...niente di speciale, ma per uno spuntino va bene. Il pomeriggio è finalmente dedicato al mare, scegliamo la spiaggia piu rinomata di Gallipoli e una delle piu famose del Salento: abbandonando la città e spostandoci verso sud per 5km circa si giunge alla Baia Verde, litorale lungo piu di un km, dal mare turchese, dalla sabbia bianchissima e dal grande afflusso turistico; nelle nostre 3 orette di permanenza, tuttavia, non c' è gran casino
fortunatamente, complice probabilmente qualche nuvola qua e là che verso il tardo pomeriggio si trasformano addirittura in un violento acquazzone: dura solo 10 minuti, il tempo però di far scappare i bagnanti sulle proprie autovetture e andarsene; tra questi ci siamo anche noi, che prendiamo la via per Torre Vado. Prima di rincasare però cogliamo l' occasione per acquistare 2 taniche per l' olio che abbiamo intenzione di acquistare da Giovanni, il nostro affittuario: le troviamo in un supermercato di Presicce. Una cenetta sul balcone di "casa nostra" e una breve uscita (a 3!) sul lungomare completano la serata...
9°gg - martedì 6 settembre: ciao ciao Salento...
Per l' ultimo giorno della nostra vacanza in Salento non abbiam particolari programmi: visto che domani ci attende un bel viaggio per giungere in Abruzzo oggi riposiamo, che non vuol dire stare tutto il giorno in casa, ovviamente, ma vuol dire non usare l' automobile. Stamane, di primo mattino, ci siamo presi l' appuntamento con Giovanni per andare a riempire d' olio le taniche acquistate ieri sera: alle 7.30 Manu rientra dal suo solito giro mattutino e con il simpatico nonnino andiamo nella sua abitazione "invernale" di Morciano Di Leuca; uno dei prodotti rinomati del Salento è proprio il buonissimo olio d' oliva, non potevamo andarcene senza portarne con noi un po', e parlando di questo con Giovanni e Teresa abbiam saputo che anche loro ne avevano così abbiam deciso di acquistare proprio 
il loro. Dopo poco tempo ritorniamo e i bambini ancora dormono...sveglia sveglia, perchè dopo una buona colazione si va in spiaggia a goderci l' ultimo bel sole salentino...che dura però fino a mezzogiorno: quando risaliamo per il pranzo, infatti, evitiamo per un soffio un altra bella lavata, che stavolta non dura 10 minuti ma quasi 3 orette! Dal balcone di casa vediamo le strade del nostro quartiere trasformate in torrenti, tanta è l' acqua scesa, ma dopo 4 mesi (era da fine aprile che non pioveva, ci ha
n detto dopo i nonnini...) ce n' era bisogno! Sono solo le 16 quando "l' ultimo nostro sole salentino" rispunta, ed è ancora caldo, quindi ci concediamo gli ultimi spiccioli di mare, stavolta alla spiaggetta vicino al porto...tuttavia l' acquisto "obbligato" del caffè Quarta, altro prodotto tipico, ci fa risalire quasi subito per ritornare al supermarket di Presicce. E per concludere la serata si va a cena fuori: dopo esserci seduti ma subito rialzati e usciti in un ristorante di Torre Pali (si chiama Stella Del Mare, troppo bello e classico...volevamo qualcosa di piu spartano e tipico!) siamo finiti in spiaggia...si, alla "trattoria Florida", una sorta di bar-ristorantino sul mare; abbiam mangiato cose del posto, quali pittule, minchiareddi e polpo in pignatta...su tavoloni in spiaggia e al chiaro di luna, che illuminva di piu di qualche lampadina sparsa qua e là: tutti contenti, cena perfetta per concludere una vacanza al
mare! E alle 21.30 tutti a casa: Simo e Giorgi guardano un film con il loro lettore dvd, il sottoscritto guarda la partita di calcio Italia-Slovenia e contemporanemante aiuta Manu a preparare le valigie...ma tutto questo dopo avere salutato e ringraziato i simpatici Giovanni e Teresa, che come tutte le sere, erano nel cortile della residenza a raccontarsela con vicini o parenti...
Da Trinità...
10°gg - mercoledì 7 settembre: non in America, ma a Campo Imperatore...
Sono le 5 quando lasciamo la residenza Scalelle e partiamo alla volta dell' Abruzzo, dove abbiam deciso di trascorrere gli ultimi 2 giorni della nostra vacanza...e non è stata una decisione cas
uale; sono un grande fans della coppia Bud Spencer-Terence Hill, i loro divertenti film sono un bellissimo ricordo della mia infanzia (e tuttora non ne perdo 1 quando lo trasmettono in TV!) e da tempo volevo visitare le location di 2 tra i migliori film che han realizzato, i "2 Trinità", che han girato nei lontani anni 1970 e 1971 proprio nelle zone del Gran Sasso e vicino a Roma...e quale occasione migliore per fermarsi se non questa! Ecco il vero motivo per cui, al 
momento di decidere la zona dove "spezzare" come nostra consuetudine un lungo viaggio, si è scelto un alloggio ai piedi di Campo Imperatore. Dopo 600km e circa 6 ore di viaggio eccoci a Castelli, piccolo borgo famoso per la ceramica che si trova ai piedi del Gran Sasso ma dalla parte opposta rispetto a dove è situato il nostro Hotel: abbiamo scelto di passarci per visitare l' unica chiesa in Italia con il soffitto in maiolica, la
chiesa di San Donato! Poi, su consiglio di una negoziante, decidiamo di arrivare a Fonte Cerreto (locazione del nostro Hotel, appunto) dalla strada meno veloce ma piu panoramica: ed è quella che passa proprio da Campo Imperatore, altopiano a quota 2000mt circa sul Gran Sasso. E dopo alcuni chilometri, non appena spunta la vallata, si capisce perchè il 
famoso regista E.B.Clucher (al secolo Enzo Barboni) abbia scelto questo posto per girare un film western (comico-western, diciamo!): le enormi distese un po' aride e un po verdi, con i costoni di montagna che fan da contorno e il bestiame al pascolo ricordano proprio i deserti americani simbolo dei più famosi western anni '60-'70! Prima di scendere all' hotel ci fermiamo ovviamente per qualche foto di rito, ma neanche poi tanto, perchè il giorno
dopo avremo tutto il tempo necessario! Quando arriviamo da "Ada Fiordigigli", il nostro Hotel, sono ormai le 15 e, dopo lo scarico bagagli chiediamo consigli alla titolare della struttura su come impiegare il nostro tempo in questi 2 giorni di permanenza, visita-location-Trinità a parte ovviamente! E lei, gentilissima, prende la 
cartina geografica della zona e ci illustra i più caratteristici borghi da vedere, ma nell' immediato il suo consiglio per le restanti 3 orette del pomeriggio è quello di visitare L' Aquila, li a 10km...e il suo è più un emozionante invito che un consiglio: questa zona d' Italia è infatti vittima del distastroso terremoto di 2 anni prima, in giro qua è là si vedono ancora e più che mai i danni provocati dal sisma e proprio il capoluogo abruzzese è stato uno dei piu colpiti...è per questo che la signora, amante della propria terra, cerca di riportare il turismo in una città dove oggi come oggi latita. Da parte nostra
consiglio accettato, e non appena siamo in città per una passeggiata capiamo il suo stato d' animo: diverse strutture puntellate soprattutto in centro, la zona più bella di una città storica solitamente, e in questo sfortunato caso anche la più colpita...e di conseguenza quasi nessun edificio visitabile; fanno eccezione 2 chiese in cui ti permettono di entrare perchè son state ormai messe in sicurezza: sono la Basilica di Santa Maria Colle Maggio e la chiesa di San Bernardino, e quando ammiriamo la loro bellezza accresce in noi ancor di piu il rammarico per quanto accaduto. Va be...verso le 18.30 torniamo in Hotel e dopo una rilassante doccia e una buona cena ci rintaniamo in stanza, perchè anche oggi di "movimento" ne abbiam fatto...
uale; sono un grande fans della coppia Bud Spencer-Terence Hill, i loro divertenti film sono un bellissimo ricordo della mia infanzia (e tuttora non ne perdo 1 quando lo trasmettono in TV!) e da tempo volevo visitare le location di 2 tra i migliori film che han realizzato, i "2 Trinità", che han girato nei lontani anni 1970 e 1971 proprio nelle zone del Gran Sasso e vicino a Roma...e quale occasione migliore per fermarsi se non questa! Ecco il vero motivo per cui, al 
momento di decidere la zona dove "spezzare" come nostra consuetudine un lungo viaggio, si è scelto un alloggio ai piedi di Campo Imperatore. Dopo 600km e circa 6 ore di viaggio eccoci a Castelli, piccolo borgo famoso per la ceramica che si trova ai piedi del Gran Sasso ma dalla parte opposta rispetto a dove è situato il nostro Hotel: abbiamo scelto di passarci per visitare l' unica chiesa in Italia con il soffitto in maiolica, la
chiesa di San Donato! Poi, su consiglio di una negoziante, decidiamo di arrivare a Fonte Cerreto (locazione del nostro Hotel, appunto) dalla strada meno veloce ma piu panoramica: ed è quella che passa proprio da Campo Imperatore, altopiano a quota 2000mt circa sul Gran Sasso. E dopo alcuni chilometri, non appena spunta la vallata, si capisce perchè il 
famoso regista E.B.Clucher (al secolo Enzo Barboni) abbia scelto questo posto per girare un film western (comico-western, diciamo!): le enormi distese un po' aride e un po verdi, con i costoni di montagna che fan da contorno e il bestiame al pascolo ricordano proprio i deserti americani simbolo dei più famosi western anni '60-'70! Prima di scendere all' hotel ci fermiamo ovviamente per qualche foto di rito, ma neanche poi tanto, perchè il giorno
dopo avremo tutto il tempo necessario! Quando arriviamo da "Ada Fiordigigli", il nostro Hotel, sono ormai le 15 e, dopo lo scarico bagagli chiediamo consigli alla titolare della struttura su come impiegare il nostro tempo in questi 2 giorni di permanenza, visita-location-Trinità a parte ovviamente! E lei, gentilissima, prende la 
cartina geografica della zona e ci illustra i più caratteristici borghi da vedere, ma nell' immediato il suo consiglio per le restanti 3 orette del pomeriggio è quello di visitare L' Aquila, li a 10km...e il suo è più un emozionante invito che un consiglio: questa zona d' Italia è infatti vittima del distastroso terremoto di 2 anni prima, in giro qua è là si vedono ancora e più che mai i danni provocati dal sisma e proprio il capoluogo abruzzese è stato uno dei piu colpiti...è per questo che la signora, amante della propria terra, cerca di riportare il turismo in una città dove oggi come oggi latita. Da parte nostra
consiglio accettato, e non appena siamo in città per una passeggiata capiamo il suo stato d' animo: diverse strutture puntellate soprattutto in centro, la zona più bella di una città storica solitamente, e in questo sfortunato caso anche la più colpita...e di conseguenza quasi nessun edificio visitabile; fanno eccezione 2 chiese in cui ti permettono di entrare perchè son state ormai messe in sicurezza: sono la Basilica di Santa Maria Colle Maggio e la chiesa di San Bernardino, e quando ammiriamo la loro bellezza accresce in noi ancor di piu il rammarico per quanto accaduto. Va be...verso le 18.30 torniamo in Hotel e dopo una rilassante doccia e una buona cena ci rintaniamo in stanza, perchè anche oggi di "movimento" ne abbiam fatto...
11°gg - giovedì 8 settembre: il "2°Trinità", Lady Hawke e...forza Abruzzo... Continuavano a chiamarlo Trinità.wma
Oggi è il primo ed unico intero giorno a disposizione per gironzolare qui in Abruzzo e per l' occasione abbiamo un programma ricco: ritornare su a Campo Imperatore, per i motivi ormai noti, e fare quel bel 
giretto consigliato ieri dalla signora dell' Hotel. E quando dopo la colazione, prima di uscire dall' Hotel, spiego alla signora che voglio tornar sull' altopiano proprio per vedere per bene le zone che han fatto da set al famoso film ("...Continuavano a chiamarlo Trinità", il secondo dei 2 film), rimango sorpreso, perchè non noto in lei un 
atteggiamento stupito o divertito...anzi, mi spiega addirittura in modo preciso come arrivare alle zone che han visto girare le scene principali...e da questo capisco che non era solo un mio cruccio questo, ma che altri hanno avuto la stessa curiosità! Torniam su quindi, l' altopiano è immenso, e per arrivare nella parte principale dove poi, con 
diverse inquadrature, han fatto la maggiorparte delle riprese devo parcheggiare la nostra Kuga in una piazzuola a lato dell' unica strada che attraversa Campo Imperatore; dopodichè, dopo aver percorso a piedi 500mt circa tra sassi e poca erba, scorgiamo il famoso scoglio dove, all' inizio del film giungono prima Bambino (Bud Spencer) e successivamente Trinità (Terence Hill) dopo aver attraversato il deserto, e fanno in
pratica la stessa cosa: irridono e derubano, sia pure in modi diversi, una banda di fuorilegge che si erano appartati per uno spuntino (ovviamente a base di fagioli!); è superfluo dire che solo io di noi 4 conosco a memoria la scena, e chiedo la collaborazione "degl' altri 3" per rievocarla: io che intimo a Simo e Giorgi il mani in alto, 
puntando loro la mano a mò di pistola, e Manu che ci riprende! Facciam poi un breve giretto li a poca distanza dallo scoglio, per notare da vicino il caratteristico paesaggio arido, e si capisce perchè questa zona sia stata, e venga tuttora probabilmente, utilizzata per certi tipi di film. Torniamo poi in macchina perchè, Trinità a parte, ci sono altre cosette interessanti da vedere qui sopra: dopo qualche chilometro (e dopo diverse mucche al pascolo!) giungiamo all' Hotel omonimo dell' altopiano, famoso per aver "ospitato" 
l' ultimo periodo di vita del Duce, Benito Mussolini, e li a pochi metri c' è anche l' Osservatorio Astronomico; in zona arriva anche la Funivia, che parte proprio da Fonte Cerreto e che fornisce un grande servizio per il turismo invernale, con i suoi 1000mt di dislivello percorsi in poco tempo. E' giunto poi il tempo di iniziare il giretto consigliatoci, percio' da Campo Imperatore ci dirigiamo a Casteldelmonte e, dopo una breve visita al paese, giungiamo a Rocca Calascio, un borgo oggi 
disabitato che fa parte del comune di Calascio e che è famoso per un castello, arroccato a 1500mt di altitudine, che è stato sede anch' esso di riprese cinematografiche: tra i film piu famosi girati ci sono Lady Hawke (del 1985, con Rutger Haur e Michelle Pfeiffer) e Il Nome Della Rosa (del 1986, con Sean Connery)...dei 2 comunque Lady Hawke è quello che ha trasmesso più immagini del posto; anche qui, per visitarlo, si va a piedi, lasciando l' auto giu nel borghetto e salendo per mezzoretta circa: in questo caso i bambini 
non son contentissimi, visto che la stradina è parecchio ripida, tuttavia la fatica è ricompensata dalla bellezza del panorama che da lassù si vede! Dopo la scarpinata ci vien fame, anche perchè sono ormai passate le 14.00, e proseguendo nel nostro itinerario ci fermiamo in riva ad un laghetto per uno spuntino al sacco, il Lago Di Capo D'acqua. Quando ripartiamo sono 2 i paesi che mancano per completare il nostro itinerario e dove perciò ci fermiamo prima di ritornare in 
Hotel: Barisciano, dove c' è la Chieda della SS Trinità (ma giuro che non lo sapevo!!) e Santo Stefano Di Sessanio, quest' ultimo è più un borghetto che un paese, molto bello! Anche oggi, come ieri, la nota triste di una bella giornata è toccare con mano le
conseguenze del terremoto: anche in questi borghi antichi e tipici Abruzzesi, infatti, i danni sono ingenti, parecchie sono le strutture puntellate e parecchie sono le zone dei paesi rovinate, una vera tragedia quella che ha colpito questa popolazione, alla quale ci sentiamo di augurare una pronta ripresa! Son quasi le 17.30 quando rientriamo da "Ada", e abbiam tutto il tempo per lavarci, cenare e riposarci, perchè l' indomani è già tempo per un' altra avventura, l' ultima di questo nostro viaggio...
giretto consigliato ieri dalla signora dell' Hotel. E quando dopo la colazione, prima di uscire dall' Hotel, spiego alla signora che voglio tornar sull' altopiano proprio per vedere per bene le zone che han fatto da set al famoso film ("...Continuavano a chiamarlo Trinità", il secondo dei 2 film), rimango sorpreso, perchè non noto in lei un 
atteggiamento stupito o divertito...anzi, mi spiega addirittura in modo preciso come arrivare alle zone che han visto girare le scene principali...e da questo capisco che non era solo un mio cruccio questo, ma che altri hanno avuto la stessa curiosità! Torniam su quindi, l' altopiano è immenso, e per arrivare nella parte principale dove poi, con 
diverse inquadrature, han fatto la maggiorparte delle riprese devo parcheggiare la nostra Kuga in una piazzuola a lato dell' unica strada che attraversa Campo Imperatore; dopodichè, dopo aver percorso a piedi 500mt circa tra sassi e poca erba, scorgiamo il famoso scoglio dove, all' inizio del film giungono prima Bambino (Bud Spencer) e successivamente Trinità (Terence Hill) dopo aver attraversato il deserto, e fanno in
pratica la stessa cosa: irridono e derubano, sia pure in modi diversi, una banda di fuorilegge che si erano appartati per uno spuntino (ovviamente a base di fagioli!); è superfluo dire che solo io di noi 4 conosco a memoria la scena, e chiedo la collaborazione "degl' altri 3" per rievocarla: io che intimo a Simo e Giorgi il mani in alto, 
puntando loro la mano a mò di pistola, e Manu che ci riprende! Facciam poi un breve giretto li a poca distanza dallo scoglio, per notare da vicino il caratteristico paesaggio arido, e si capisce perchè questa zona sia stata, e venga tuttora probabilmente, utilizzata per certi tipi di film. Torniamo poi in macchina perchè, Trinità a parte, ci sono altre cosette interessanti da vedere qui sopra: dopo qualche chilometro (e dopo diverse mucche al pascolo!) giungiamo all' Hotel omonimo dell' altopiano, famoso per aver "ospitato" 
l' ultimo periodo di vita del Duce, Benito Mussolini, e li a pochi metri c' è anche l' Osservatorio Astronomico; in zona arriva anche la Funivia, che parte proprio da Fonte Cerreto e che fornisce un grande servizio per il turismo invernale, con i suoi 1000mt di dislivello percorsi in poco tempo. E' giunto poi il tempo di iniziare il giretto consigliatoci, percio' da Campo Imperatore ci dirigiamo a Casteldelmonte e, dopo una breve visita al paese, giungiamo a Rocca Calascio, un borgo oggi 
disabitato che fa parte del comune di Calascio e che è famoso per un castello, arroccato a 1500mt di altitudine, che è stato sede anch' esso di riprese cinematografiche: tra i film piu famosi girati ci sono Lady Hawke (del 1985, con Rutger Haur e Michelle Pfeiffer) e Il Nome Della Rosa (del 1986, con Sean Connery)...dei 2 comunque Lady Hawke è quello che ha trasmesso più immagini del posto; anche qui, per visitarlo, si va a piedi, lasciando l' auto giu nel borghetto e salendo per mezzoretta circa: in questo caso i bambini 
non son contentissimi, visto che la stradina è parecchio ripida, tuttavia la fatica è ricompensata dalla bellezza del panorama che da lassù si vede! Dopo la scarpinata ci vien fame, anche perchè sono ormai passate le 14.00, e proseguendo nel nostro itinerario ci fermiamo in riva ad un laghetto per uno spuntino al sacco, il Lago Di Capo D'acqua. Quando ripartiamo sono 2 i paesi che mancano per completare il nostro itinerario e dove perciò ci fermiamo prima di ritornare in 
Hotel: Barisciano, dove c' è la Chieda della SS Trinità (ma giuro che non lo sapevo!!) e Santo Stefano Di Sessanio, quest' ultimo è più un borghetto che un paese, molto bello! Anche oggi, come ieri, la nota triste di una bella giornata è toccare con mano le
conseguenze del terremoto: anche in questi borghi antichi e tipici Abruzzesi, infatti, i danni sono ingenti, parecchie sono le strutture puntellate e parecchie sono le zone dei paesi rovinate, una vera tragedia quella che ha colpito questa popolazione, alla quale ci sentiamo di augurare una pronta ripresa! Son quasi le 17.30 quando rientriamo da "Ada", e abbiam tutto il tempo per lavarci, cenare e riposarci, perchè l' indomani è già tempo per un' altra avventura, l' ultima di questo nostro viaggio...
12°gg - venerdì 9 settembre: scarpinata dal "1° Trinità" e ritorno a casa... Lo chiamavano Trinità.wma
Siamo arrivati all' ultimo giorno della nostra vacanza, stasera dormiremo a casa nostra, ma 
nonostante la lunga strada che dobbiamo percorrere per farci ritorno il nostro programma odierno prevede ancora diverse cosette da fare e tutte, manco a dirlo, riguardano la "spedizione Trinità": visiteremo infatti le location di "Lo chiamavano Trinità...", il primo dei 2 film. E' per questo che dopo aver fatto colazione, saldato il
conto e salutato la gentile proprietaria dell' Hotel Ada Fiordigigli, non prendiamo l' autostrada verso Nord ma ci dirigiamo verso Roma, attraversando l' Italia nella zona centrale, per giungere nei pressi di Camerata Nuova: è vicino a questo paesello con poco più di 500 abitanti infatti (che ha come cittadini onorari proprio i 2 famosi attori!) che son state girate la maggiorparte delle riprese del film, e precisamente a Camposecco, un altro altopiano ben diverso però (perchè più piccolo e più arido)
da quello di Campo Imperatore. Dopo poco piu di un' oretta e circa 100km arriviamo in paese e seg
uendo il cartello che lo indica imbocchiamo una stradina di campagna per salire all' altopiano, ma ben presto ci rendiamo conto che la strada, piena di enormi sassi, va fatta a piedi...daltronde il rischio di forare o guastare la Kuga a 600km da casa è troppo alto! 
Così parcheggiamo a ridosso di una cascina, dove chiedo informazioni ad una coppia di ragazzi che sta attrezzando le biciclette per fare lo stesso percorso, e loro non fanno altro che confermarmi ciò che avevo letto in internet al momento di pianificare il viaggio: come avevam capito dal primo approccio alla strada, se non si ha un fuoristrada (o un' auto sgangherata!) è meglio salire a piedi (o in montain bike, come loro)...anche se così facendo ci son circa 2 ore di camminata su strada abbastanza ripida, piena di sassi su sui si fatica a camminare e sotto un sole ancora caldo; bene, dopo un' opera di convincimento a Simone e Giorgia (e qualche bugia, altrimenti col cavolo che sarebbero venuti!) iniziamo la salita. La strada ha diversi tornanti, visto che saliamo un po' di quota, e attraversa boschi, ma quando si iniziano a intravedere i famosi ammassi di pietre che si vedono più volte nel film capisco che siam quasi arrivati; e dopo aver superato l' ultimo tornante ecc
o che si presenta davanti a noi "La valle dei Mormoni": l' altopiano di Camposecco, infatti, viene chiamato così nel film perchè è la zona 
in cui si accampano i Mormoni, una comunità profondamente religiosa, formata da piu famiglie e tanto bestiame, che sarà più volte minacciata dai signoroni del posto se non lasceranno loro la valle, e che troveranno proprio in Trinità e Bambino 2 preziosi e simpatici alleati per difendersi! Anche qui, come a Campo Imperatore, io e i bambini improvvisiamo qualche scena o situazione del film...addirittura ho con me un foglio con le zone esatte di certe scene: prima io e Simone ci nascondiamo dietro "lo scoglio di Emiliano" (nel film, questo Emiliano era una spia mandato dal messicano Mescal a captare più notizie possibili riguardo alla strategia che 
i Mormoni stavano architettando per difendersi dall' attacco della banda formata dai messicani e dagli uomini del Maggiore: Emiliano sarà scoperto da Faina, un collaboratore di Bambino, e sarà costretto a confessare i piani della banda); poi individuiamo diverse zone che appaiono nel film: dove Trinità e Bambino arrivano a cavallo e si fermano a fissare la comunità, un punto tra 2 ammassi di scogli e leggermente piu alto rispetto alla vallata; dove sorgono le case dei mormoni, proprio appena prima di entrare nel
bosco; e dove uscivano Mescal e i suoi quando facevano la loro prepotente visita ai Mormoni, sempre a ridosso della verde boscaglia. Dopo tutto questo, durato meno di un' ora, ci rincamminiamo per la stessa strada per ritornar giù, accompagnati dalle lamentele di Simo e Giorgi, che si vedevano davanti altre 2 ore di faticosa camminata sui sassi! Tuttavia la discesa è durata leggermente meno rispetto alla salita, e sono le 14 quando ripartiamo velocemente per arrivare all' ultima location prevista, che si trova a Mazzano Romano, ad altri 90km di distanza da Camerata Nuova e in provincia di 
Viterbo. Qui passa il fiume Treja, e nei pressi delle omonime cascate han girato altre scene del film in questione (oltre a tanti altri film!); vi giungiamo verso le 15, stavolta da dove parcheggiamo la Kuga al luogo stabilito ci sono 50mt, quindi nessuno si lamenta...e anche qui lo scenario è particolare: quelle cascatelle, alte un metro circa e che nascono probabilmente per l' irregolarità del letto del fiume, formano un piccolo laghetto sottostante dove i piu temerari (l' acqua è parecchio gelata, non a caso scende dal Monte 
Gelato!) si tuffano per un bagno tonificante...ma daltronde anche Trinità col suo cavallo e Sara e Giuditta l' avevan fatto! Anche qui, oltre a scattare le foto di rito, scambiamo qualche battuta con alcune persone presenti che, essendo del posto, ci confermano quanto detto prima, ossia che per la particolarità della zona non solo Barboni col suo "Trinità" ne sono stati attratti ma diverse produzioni cinematografiche nel corso degli anni si sono presentate qui alle cascate del Treja, e si presentano tuttora. E dopo questa visita anche la seconda parte della nostra vacanza di quest' anno, ovvero il reportage su i 2 Trinità, è terminata: sono le 16.30, siamo a 2 km da Mazzano Romano, e un gelato veloce al bar del centro anticipano i 501 km che ci separano da Pontevico, perchè ora è davvero tempo di tornarcene a casa...
nonostante la lunga strada che dobbiamo percorrere per farci ritorno il nostro programma odierno prevede ancora diverse cosette da fare e tutte, manco a dirlo, riguardano la "spedizione Trinità": visiteremo infatti le location di "Lo chiamavano Trinità...", il primo dei 2 film. E' per questo che dopo aver fatto colazione, saldato il
conto e salutato la gentile proprietaria dell' Hotel Ada Fiordigigli, non prendiamo l' autostrada verso Nord ma ci dirigiamo verso Roma, attraversando l' Italia nella zona centrale, per giungere nei pressi di Camerata Nuova: è vicino a questo paesello con poco più di 500 abitanti infatti (che ha come cittadini onorari proprio i 2 famosi attori!) che son state girate la maggiorparte delle riprese del film, e precisamente a Camposecco, un altro altopiano ben diverso però (perchè più piccolo e più arido)
da quello di Campo Imperatore. Dopo poco piu di un' oretta e circa 100km arriviamo in paese e seg
uendo il cartello che lo indica imbocchiamo una stradina di campagna per salire all' altopiano, ma ben presto ci rendiamo conto che la strada, piena di enormi sassi, va fatta a piedi...daltronde il rischio di forare o guastare la Kuga a 600km da casa è troppo alto! 
Così parcheggiamo a ridosso di una cascina, dove chiedo informazioni ad una coppia di ragazzi che sta attrezzando le biciclette per fare lo stesso percorso, e loro non fanno altro che confermarmi ciò che avevo letto in internet al momento di pianificare il viaggio: come avevam capito dal primo approccio alla strada, se non si ha un fuoristrada (o un' auto sgangherata!) è meglio salire a piedi (o in montain bike, come loro)...anche se così facendo ci son circa 2 ore di camminata su strada abbastanza ripida, piena di sassi su sui si fatica a camminare e sotto un sole ancora caldo; bene, dopo un' opera di convincimento a Simone e Giorgia (e qualche bugia, altrimenti col cavolo che sarebbero venuti!) iniziamo la salita. La strada ha diversi tornanti, visto che saliamo un po' di quota, e attraversa boschi, ma quando si iniziano a intravedere i famosi ammassi di pietre che si vedono più volte nel film capisco che siam quasi arrivati; e dopo aver superato l' ultimo tornante ecc
o che si presenta davanti a noi "La valle dei Mormoni": l' altopiano di Camposecco, infatti, viene chiamato così nel film perchè è la zona 
in cui si accampano i Mormoni, una comunità profondamente religiosa, formata da piu famiglie e tanto bestiame, che sarà più volte minacciata dai signoroni del posto se non lasceranno loro la valle, e che troveranno proprio in Trinità e Bambino 2 preziosi e simpatici alleati per difendersi! Anche qui, come a Campo Imperatore, io e i bambini improvvisiamo qualche scena o situazione del film...addirittura ho con me un foglio con le zone esatte di certe scene: prima io e Simone ci nascondiamo dietro "lo scoglio di Emiliano" (nel film, questo Emiliano era una spia mandato dal messicano Mescal a captare più notizie possibili riguardo alla strategia che 
i Mormoni stavano architettando per difendersi dall' attacco della banda formata dai messicani e dagli uomini del Maggiore: Emiliano sarà scoperto da Faina, un collaboratore di Bambino, e sarà costretto a confessare i piani della banda); poi individuiamo diverse zone che appaiono nel film: dove Trinità e Bambino arrivano a cavallo e si fermano a fissare la comunità, un punto tra 2 ammassi di scogli e leggermente piu alto rispetto alla vallata; dove sorgono le case dei mormoni, proprio appena prima di entrare nel
bosco; e dove uscivano Mescal e i suoi quando facevano la loro prepotente visita ai Mormoni, sempre a ridosso della verde boscaglia. Dopo tutto questo, durato meno di un' ora, ci rincamminiamo per la stessa strada per ritornar giù, accompagnati dalle lamentele di Simo e Giorgi, che si vedevano davanti altre 2 ore di faticosa camminata sui sassi! Tuttavia la discesa è durata leggermente meno rispetto alla salita, e sono le 14 quando ripartiamo velocemente per arrivare all' ultima location prevista, che si trova a Mazzano Romano, ad altri 90km di distanza da Camerata Nuova e in provincia di 
Viterbo. Qui passa il fiume Treja, e nei pressi delle omonime cascate han girato altre scene del film in questione (oltre a tanti altri film!); vi giungiamo verso le 15, stavolta da dove parcheggiamo la Kuga al luogo stabilito ci sono 50mt, quindi nessuno si lamenta...e anche qui lo scenario è particolare: quelle cascatelle, alte un metro circa e che nascono probabilmente per l' irregolarità del letto del fiume, formano un piccolo laghetto sottostante dove i piu temerari (l' acqua è parecchio gelata, non a caso scende dal Monte 
Gelato!) si tuffano per un bagno tonificante...ma daltronde anche Trinità col suo cavallo e Sara e Giuditta l' avevan fatto! Anche qui, oltre a scattare le foto di rito, scambiamo qualche battuta con alcune persone presenti che, essendo del posto, ci confermano quanto detto prima, ossia che per la particolarità della zona non solo Barboni col suo "Trinità" ne sono stati attratti ma diverse produzioni cinematografiche nel corso degli anni si sono presentate qui alle cascate del Treja, e si presentano tuttora. E dopo questa visita anche la seconda parte della nostra vacanza di quest' anno, ovvero il reportage su i 2 Trinità, è terminata: sono le 16.30, siamo a 2 km da Mazzano Romano, e un gelato veloce al bar del centro anticipano i 501 km che ci separano da Pontevico, perchè ora è davvero tempo di tornarcene a casa...
Conclusioni
Dopo 2 anni siamo tornati alla nostra vacanza preferita, quella cioè composta da più tappe, e l' abbiam fatto dedicandola quasi completamente all' unica regione del sud Italia che ancora ci mancava: la Puglia, Salento in primis, ci è veramente piaciuta molto. Ma in quel "quasi" sta per il sottoscritto la chicca di questo viaggio, perchè in quegl' ultimi 3 giorni mi son tolto delle simpatiche curiosità (mia moglie le chiamerebbe fisse, non curiosità!) che da anni avevo: complimenti alla carriera dei mitici Bud Spencer e Terence Hill.
Un caloroso saluto da Alberto, Manuela, Simone e Giorgia...
...e BUON VIAGGIO!
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